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Ecco Giorgia (classe 1996) e Chiara (1997) che abbracciano il Volley Pool Piave nella loro intervista per i 50 anni di attività.

 

Volley Pool Piave, 50 anni di attività, certificato oro, al primo posto nel ranking nazionale del settore giovanile per la qualità della scuola di pallavolo. Tu sei stata protagonista di questi successi. Cosa ti ha portato ad allenarti, giocare, vincere con noi ?

È una delle scuole più importanti e tecnicamente preparata a livello nazionale giovanile, sia per la scelta degli allenatori sia per la scelta delle atlete. Un ringraziamento in particolare voglio farlo a Beppe Giannetti, un grandissimo allenatore, ma soprattutto una persona straordinaria che in 6 anni a San Donà ho imparato a conoscere e stimare moltissimo. Questo giusto mix ha portato la società ad essere ai vertici a livello nazionale. È stato quindi per me un Onore aver contribuito in questi anni ed aver fatto parte di questa grande Famiglia.

Quanto importante è stata l’esperienza vissuta da noi per la tua crescita come atleta e come persona ?

Mi ha aiutata a crescere non solo come atleta ma anche come persona, ad aiutare le mie compagne in difficoltà ed a fare sacrifici per raggiungere un obiettivo comune. È stata una scuola di vita, in cui ho imparato ad ascoltare e a fidarmi completamente dell’allenatore e delle mie compagne.

Qual è stata la partita o l’azione che avresti voluto rigiocare ? o la vittoria che ricorderai a vita ?

La vittoria che non dimenticherò mai è la semifinale nazionale under 18 a Gorizia in cui abbiamo battuto il VolleyRó che era la favorita al titolo. Il rimpianto più grande invece è quello di non esserci giocate al meglio delle nostre possibilità la finale nazione contro la corazzata di Villacortese.

Tanti sacrifici ma anche belle soddisfazioni. Che consigli daresti alle giovani atlete alle prese con gli impegni scolastici e gli allenamenti ?

Le soddisfazioni ottenute sono tante e indimenticabili. Alle ragazze delle giovanili in particolare auguro di godersi fino in fondo questi anni di giovanili perché le emozioni più belle le ho vissute lì. Il consiglio che voglio dare è quello di non mollare mai nonostante le rinunce siano tante. Di riuscire ad affrontare tutto con un sorriso e aver sempre voglia di mettersi alla prova per migliorarsi.

Com’era il rapporto con le tue compagne di squadra ? un aneddoto da spogliatoio da condividere…

Le amicizie che ho stretto durante gli anni di San Donà sono diventate per me una seconda famiglia, e mi ritengo fortunata per tutte le belle amicizie che ho stretto in questi anni con le mie compagne. La forza del gruppo è infatti fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo di squadra.

Dove ti vedi tra cinque anni ? e cosa ti porterai degli insegnamenti appresi sul campo con noi ?

Non so di preciso cosa farò tra 5 anni, ma sicuramente mi troverete in un campo da pallavolo con la fame di vincere e lottare su ogni pallone.

 

CHIARA

Volley Pool Piave, 50 anni di attività, certificato oro, al primo posto nel ranking nazionale del settore giovanile per la qualità della scuola di pallavolo. Tu sei stata protagonista di questi successi. Cosa ti ha portato ad allenarti, giocare, vincere con noi ?

Io sono stata molto fortunata, ho avuto la possibilità di giocare con il volley pool piave perché la società aveva visto giocare mia sorella Giorgia nella selezione provinciale e, vista la sua altezza già importante, l’avevano selezionata. Quando i miei genitori acconsentirono che Giorgia giocasse con il Volley Pool Piave, però, chiesero alla società di prendere anche me, per non separarci.. e così è stato

Quanto importante è stata l’esperienza vissuta da noi per la tua crescita come atleta e come persona ?

Con il Volley Pool Piave credo di essere cresciuta non solo come atleta dal punto di vista tecnico, ma anche, e soprattutto, come persona; ho imparato a rispettare l’allenatore, le compagne e il gioco di squadra. Questo credo che sia uno dei più preziosi insegnamenti che ho imparato in 6 anni. Tra tutti gli allenatori che mi hanno accompagnata nel mio percorso vorrei citare Beppe Giannetti: per me è stato un maestro di vita, oltre che un eccezionale allenatore. Senza di lui non sarei diventata l’atleta e persona che sono ora.

Qual è stata la partita o l’azione che avresti voluto rigiocare ? o la vittoria che ricorderai a vita ?

Sono molte le vittorie che ricorderò a vita, ma le più belle sono sicuramente la finale nazionale under 14 a Napoli contro yamamay, il quarto di finale nazionale under 16 a Fano contro il Volleyrò e la semifinale nazionale under 18 a Trieste sempre contro Volleyrò. Mi sarebbe piaciuto molto rigiocare la finale provinciale under 18 persa contro Jesolo nel mio ultimo anno di under 18. Non avrei mai voluto che la mia esperienza con i campionati giovanili finisse con una finale provinciale giocata non al massimo

Tanti sacrifici ma anche belle soddisfazioni. Che consigli daresti alle giovani atlete alle prese con gli impegni scolastici e gli allenamenti ?

Credo sia molto importante l’organizzazione. La pallavolo insegna anche a saper organizzare il tempo per fare bene sia la scuola che la pallavolo. Un consiglio che vorrei dare a tutte è: studiate, ragazze studiate. Non fate passare mai in secondo piano lo studio, anche quando siete stanche

Com’era il rapporto con le tue compagne di squadra ? un aneddoto da spogliatoio da condividere…

La squadra è come una famiglia; a volte si litiga, come è normale che sia, ma tra di noi c’è sempre stato rispetto.

Dove ti vedi tra cinque anni ? e cosa ti porterai degli insegnamenti appresi sul campo con noi ?

Tra 5 anni spero in primo luogo di essere laureata, e magari di essermi tolta qualche soddisfazione con la pallavolo.   Il miglior insegnamento che mi porterò con me è sicuramente l’aver imparato il lavoro di squadra

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