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Una chiacchierata con Rachele Sangiuliano, atleta simbolo del Volley Pool Piave,società nella quale è nata e cresciuta ed ha conquistato i primi grandi successi della sua bellissima carriera.

Rachele, quando e perché hai iniziato a giocare a pallavolo?

Ho deciso di iniziare a giocare a pallavolo perché sono rimasta folgorata dai cartoni animati di Mila e Shiro. Ricordo ancora il giorno in cui la mia mamma mi ha portato in sede per l’iscrizione, ricordo le ginocchiere enormi e l’emozione mentre ricevevo la prima maglia da gioco.

Ho vissuto il cambiamento con voi, si può dire che siamo cresciuti insieme.

Volley Pool Piave, 50 anni di attività, tanti scudetti, una Coppa Italia A2, il certificato oro, il primo posto nel ranking nazionale giovanile…tu sei stata protagonista di questi successi…

Grazie a voi ho potuto far crescere e coltivare la mia passione, allenarmi e giocare ad alto livello e fare di questa passione il mio lavoro. E’ stata un’opportunità incredibile grazie ai tecnici, Beppe e Paolo, con cui ho avuto la fortuna di lavorare e di formarmi. La pallavolo mi ha insegnato tantissimo e credo che questi insegnamenti abbiano fatto la differenza sia nella mia crescita professionale (passata e presente) che in quella personale.

Qual è stata la partita o l’azione che avresti voluto rigiocare ? ..o una vittpria che non si può dimenticare ?

Sono due le vittorie che ricorderò a vita:

– lo scudetto Juniores ad Omegna nel ‘98, forse perché è stato il primo di una lunga serie di successi che hanno fatto diventare questa società quella che è oggi a livello giovanile, ma anche perché si giocava con il doppio palleggiatore e mi divertivo un sacco.

-la vittoria di Coppa Italia di A2 perché da outsider abbiamo centrato un obiettivo davvero importante contro ogni pronostico. E non posso dimenticare l’ultimo punto: non credo di essere mai più riuscita a farne uno in quel modo!!!!

Tanti sacrifici, ma anche belle soddisfazioni. Che consigli daresti alle giovani atlete impegnate sul doppio fronte della scuola e della pallavolo agonistica ?

Credo che l’importante sia sapersi organizzare ed essere disciplinati.

Ci sono tante rinunce da fare? SI.

Ci saranno tanti momenti di difficoltà? ASSOLUTAMENTE SI.

Ma il divertimento (che non deve mai mancare) e le soddisfazioni ripagheranno tutti gli sforzi. Magari non nell’immediato. Ci vuole pazienza e i frutti si vedranno eccome!

Com’era il tuo rapporto con le compagne di squadra?..e ci racconti un aneddoto da spogliatoio?

Non tutti i gruppi sono uguali, ci sono annate particolarmente belle proprio perché si instaura un bellissimo rapporto tra le giocatrici. Con molte delle mie ex compagne sono ancora in contatto nonostante siano passati tanti anni, nonostante viviamo in città (o nazioni) diverse e facciamo altri lavori. La pallavolo ha creato dei legami così forti, probabilmente per le tante emozioni vissute insieme, che dureranno per tutta la vita.

Di aneddoti ce ne sono davvero molti, il bello è che oggi ricordo ridendo anche quelli che, mentre li vivevo, non lo erano per niente. Tipo una leggendaria trasferta a Bari sotto la bufera di neve durata quasi 20 ore, o quando cercavamo di uscire di casa per andare a ballare senza farci beccare da Giannetti che viveva affianco ed era costantemente appostato alla finestra!

Dove ti vedi tra qualche anno? …e cosa conserverai degli insegnamenti appresi qui al Volley pool Piave  ?

Di sicuro mi vedo a fare le cose che mi divertono e che mi appassiona fare. Credo che si debba dare valore al modo in cui si impiega il proprio tempo, sia quello lavorativo che quello “libero”. Io ho scelto un lavoro che mi diverte e che mi permette di restare nel mondo dello sport per cui sono molto felice. In questo lavoro ogni giorno “metto in campo” gli insegnamenti appresi fin da quando ero ragazzina: la disciplina, il rispetto per gli altri e per le regole, il saper lavorare in squadra per raggiungere un obiettivo, la capacità di collaborare e di mettersi al servizio della squadra.

Per questo vi devo ringraziare.

Per i tanti sorrisi e per le lacrime. Per le vittorie e le sconfitte. Per le gioie e le arrabbiature.

Per la grande passione con cui ognuno di voi porta avanti questa realtà ogni giorno e permette a delle ragazze come me di coltivare e di realizzare i propri sogni.

Rachele nella sua veste di telecronista di volley

Rachele con la maglia della nazionale italiana

Rachele campionessa del mondo a Berlino 2002

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