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Domenica è stata premiata come migliore giocatrice della finale delle Kinderiadi – Trofeo delle Province, vinta dal Venezia. Lei è Chidera Blessing Eze, universale del Volley Pool Piave.

Cos’hai provato quanto ti hanno premiato come migliore giocatrice della finale?

“Troppe emozioni per essere riassunte tutte in una volta. Innanzitutto ero sorpresa perché non mi aspettavo proprio di essere premiata in quella finale. Poi, certo, ero felicissima, orgogliosa del traguardo raggiunto e fiera di quello che sto diventando passo dopo passo assieme ai miei allenatori e alle mie compagne”.

Quado e perché hai iniziato a giocare a volley? Cos’è per te la pallavolo?

“Ho iniziato a giocare a pallavolo in prima elementare quando avevo circa 6 anni perché mi è sempre piaciuto come sport e anche perché mi affascinava il modo in cui le atlete, viste in televisione, si davano forza tra di loro e non mollavano mai niente pur di portarsi a casa quella partita. La pallavolo per me è tutto: riesce a farmi vivere cose fin troppo emozionanti e mi hanno fatto conoscere persone fantastiche. Se adesso smettessi di giocare credo che non sarei più la stessa persona perché è come se togliessi una parte fondamentale del mio cuore”.

Dove vorresti arrivare con il volley? Quale il tuo sogno?

“Il mio sogno più grande è quello di giocare per la Nazionale italiana. Spero tanto che un giorno possa fare parte del gruppo delle dodici italiane che giocheranno la finale europea e di essere un punto di riferimento per qualcuno da cui prendere esempio”.

Raccontaci un po’ di te: dove abiti, da dov’è originaria la tua famiglia, cosa studi…?

“Abito a Noventa e la mia famiglia proviene dalla Nigeria. Adesso sono ancora alle medie, ma più avanti mi piacerebbe fare il liceo linguistico. I miei hobby sono leggere (leggo molti libri) ed ascoltare tanta musica”.

Come ti trovi al Volley Pool Piave? In squadra c’è più amicizia o più competizione?

“Qui mi trovo benissimo e mi sento sempre partecipe a questa grande famiglia che siamo riusciti a creare nel corso degli anni. Come squadra siamo più unite che in competizione e ci siamo sempre l’una per l’altra. Nonostante tutte le nuove arrivate da altre società, siamo riuscite, pian piano, a creare un forte legame”.

Come Under 14 dove pensi si possa arrivare?

“Spero fino alle finali Nazionali e vincere lo scudetto. Certo, sarà una lunga strada, ma niente è impossibile”.

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